C’è una separazione profonda fra pubblico e privato vissuta da tutti i lavoratori moderni e la serie Scissione la racconta in tutto lo splendore del suo buffo e surreale technicolor psicoanalitico.
Un concetto inaudito:
il suono belligerante
Tra filosofia, musica e politica, Guerra sonora (Nero) di Steve Goodman evidenzia la natura conflittuale dei suoni, autentiche armi adoperate sia dal potere sia da un variegato fronte di resistenza.
Mitosi identitaria,
desideri e corpi pensanti
Un elisir dell’eterna giovinezza high tech, un’ex attrice sul viale del tramonto, il mondo dell’entertainment: The Substance di Coralie Fargeat è un film inquietante, delirante, aperto a livelli di lettura stratificati.
La postumana Furiosa
canta il suo poema epico
George Miller torna a raccontare con Furiosa le conseguenze della ecocatastrofe: accampamenti flagellati da tempeste di sabbia, cittadelle fortificate e assediate dai predoni, tutti imprigionati in eterno negli schemi della sopraffazione.
Arduo definire l’umano oggi
senza ridisegnarne i confini
Davide Sisto esplora in I confini dell’umano (il Mulino) il modo in cui la tecnologia sta cambiando la definizione di essere umano, sfumando il perimetro fisico e psico-sociale della civiltà contemporanea.
Immaginario e apocalisse,
il catalogo è questo
Pandemie, mostri, cataclismi, il pianeta fuori controllo e altri scenari distopici: in Antropocene Horror (Odoya), Fabio Malagnini racconta l’intreccio tra cinema dell’orrore e i mutamenti in corso, specie del clima.
Crash: le lesioni emotive
di una società alla deriva
David Cronenberg e James Ballard, visionari con un denominatore comune: Crash. Il romanzo uscì nel giugno del 1973, divenne un film altrettanto visionario nel 1996 e tuttora fa riflettere.
Ma gli androidi recitano
davvero come gli umani?
Emanuela Piga Bruni (La macchina fragile), Simone Natale (Macchine ingannevoli) e Luciano Floridi (Etica dell’intelligenza artificiale) propongono affascinanti visioni e stimolanti paradossi per aiutarci a capire come pensano le macchine.
Anime e videogame: la notte
che bruciammo il cyberpunk
Che fine ha fatto il furore cyberpunk, sovversivo degli anni Novanta? Si trova nelle gabbie dorate degli open world videoludici e il loro sviluppo televisivo: la serie Cyberpunk: Edgerunners.
Comporre l’arte a venire
con la materia del corpo
Solo nella fantascienza di David Cronenberg le interiora possono diventare bellezza interiore e la ricerca estetica generare una nuova etica per una nuova carne, come racconta Crimes of the Future.