Un equipaggio fonda due comunità su altro pianeta, ma è difficile capire chi è libero e chi è prigioniero. È La forma che mi ha dato (Coconino Press) di Lorenzo Ghetti.
La rivoluzione umida
dei Fantasmi Succulenti
In Liberi tutti! (Urania, Mondadori) Rudy Rucker, come William Gibson, osserva le derive politiche della contemporaneità collegandole a possibili esiti distopici dell’iper-connettività. Ma offre una “succosa” via verso la luce.
A spasso per Hollywood
in compagnia di David Niven
David Niven regala memoriali divertenti e ben invecchiati in C’era una volta Hollywood (Settecolori) dove sfilano autentici miti, da Clark Gable, Humprey Bogart, Gary Cooper a Ernst Lubitsch e Charlie Chaplin.
Itinerario tra i fantasmi
del surrealismo
A un secolo dalla pubblicazione del manifesto fondatore a opera di André Breton, il movimento surrealista viene celebrato al Centre Pompidou di Parigi. Opere e temi che tutt’oggi ci interrogano.
I favolosi anni Ottanta
sono uno stato d’animo
Alessandro Greco e Pasquale Palmieri in La nevicata del secolo (il Mulino) mostrano l’inestricabile nesso storia/nostalgia ricostruendo storicamente un evento iconico nella memoria collettiva: la grande nevicata del 1985.
Una scrittura abbacinante
per costruire la nostalgia
Complessa, immaginifica, intrisa di simbolismi, ricca di misteri, la prosa di Clarice Lispector è sempre estrema e lo conferma il suo terzo romanzo finora inedito in Italia, La città assediata (Adelphi).
Orson Welles e Citizen Kane,
o l’immaginazione al potere
Un ambizioso filmmaker infiamma il pubblico sfidando un magnate dei media. Una pellicola massacrata dalla distribuzione. L’inizio di una filmografia maledetta. Torna spesso in sala perché parla meglio ai contemporanei?
Sconfinando dalla memoria,
valicando l’immaginario
Tra cartografia dell’Io e del territorio, Elisa Veronesi realizza in Atlante Appennino. Un’ecobiografia (Piano B) un’opera ibrida tra finzione e saggio. Un cammino tra monti e valli diretto oltre l’antropocentrismo.
Il genio in esilio, o quando
Orson Welles atterrò a Roma
Bollato come eretico e fanfarone, Orson Welles fuggì dalle gogne USA nel 1947 approdando alle nostre latitudini. Lo racconta Alberto Anile in Orson Welles in Italia (La Nave di Teseo).
Arduo definire l’umano oggi
senza ridisegnarne i confini
Davide Sisto esplora in I confini dell’umano (il Mulino) il modo in cui la tecnologia sta cambiando la definizione di essere umano, sfumando il perimetro fisico e psico-sociale della civiltà contemporanea.
