Un pugno di burocrati, un giovane scienziato, e frotte di strane creature: con questi elementi Arkadij e Boris Strugatskij sbeffeggiarono l’Urss e anche la fantascienza in La favola della Trojka (Ronzani).
Peripezie di scrittori
tra metaromanzi e censure
Prosegue la riscoperta della produzione di Arkadij e Boris Strugackij. Carbonio ha pubblicato Destino zoppo, straordinario romanzo nel romanzo contro ogni totalitarismo, mentre Urania ha ritradotto Le onde placano il vento.
Prospettiva Dostoevskij,
dove tutto appare diverso
Pubblicato nel 1865, l’anno dopo Le memorie del sottosuolo, Il coccodrillo (Adelphi) di Fëdor Dostoevskij punta il dito contro il progresso in una storia dal tono metà serio e metà comico.
Surreali alternative
all’architettura del giallo
Carbonio ha pubblicato L’albergo dell’alpinista morto, ovvero il noir secondo Arkadij e Boris Strugackij. Omaggio a Friedrich Dürrenmatt e variazione sul genere basata sullo schema noto come l’omicidio nella stanza chiusa.
Fallimento dell’utopia
e distopia alfine realizzata
Arriva in edizione italiana il primo romanzo di una trilogia dei f.lli Strugackij, L’isola abitata, con il quale Carbonio prosegue nella loro meritoria riscoperta. Vicende ambientate in un futuro… senza futuro.
Ultimi versi, ultime scene
e il cuore di Marina Cvetaeva
Il mestiere di vivere di Marina Cvetaeva in una raccolta delle poesie scritte durante gli ultimi anni della sua vita: Ultimi versi. 1938-1941, pubblicato da Voland a ottant’anni dal suo suicidio.
Una discesa negli inferi
del socialismo realizzato
Prima traduzione italiana (Carbonio Editore) de La città condannata di Arcadij e Boris Strugackij. Romanzo fantastico nel quale i due scrittori tornano a riflettere sulla condizione umana e sul potere.
Ombre rosse sul fantastico:
quelle dei f.lli Strugackij
In ricognizione sulle storie di Arkadij e Boris Strugackij incluse le riscritture cinematografiche. Si riaccende l’interesse editoriale: pubblicati La chiocciola sul pendio (Carbonio Editore) e Lunedì inizia sabato (Ronzani Editore).
L’ora tarda
della rivoluzione
Pubblicato da Adelphi Quasi leggera morte, il ciclo di liriche di Osip Mandel’štam scritto in gran parte nel novembre del 1933, al tempo dell’epigramma del poeta contro Stalin.
Controcorrente
in riva al Don
Il campo dei cigni di Marina Cvetaeva raccoglie versi composti tra il 1917 e il 1920. L’edizione pubblicata da Nottetempo include materiale fino a oggi inedito nella nostra lingua.