Un numero speciale, una donna fuori dal comune e una dozzina di cartoline


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  [DENVER]
di
Stefano Pastor


Un omaggio importante e consapevole dunque che si estende anche alla città di Denver, teatro d’infanzia e di adolescenza di Dean/Neal e punto di riferimento insistito, al pari di New York o San Francisco, del fermento ancora giovane della beat generation. 
Larimer Street. La ricostruzione del Downtown ha risparmiato soltanto due isolati  tra quelli che sono stati vissuti da Dean/Neal in Larimer Street e che ancora fanno sfolgorante mostra di sé tra le strutture di vetro e di metallo. Al tempo cui si riferisce la narrazione, fine anni Quaranta, questa via era meta di numerosi vagabondi: “Dean era il figlio di un ubriacone, uno dei più scalcinati vagabondi di Larimer Street, e infatti era cresciuto più che altro in Larimer Street e dintorni.” 
Oggi, con il numero di senzatetto in preoccupante aumento è tristemente comune, a Denver, incontrare vagabondi che si aggirano nel Downtown chiedendo un dollaro per strada oppure distribuendo pubblicazioni interamente dedicate al problema degli homeless.

È tra i mattoni e le vitree pareti

Tra gli sbuffi di vapore e le fulgide luci 

Tra i segni murali e le recinzioni metalliche

Tra l’arroganza ben vestita e l’indigenza nuda

Che s’annida e germina il modello occidentale:

Capitale e produttività

Ma irresistibile richiamo

- Canto silente d’occhi atterriti e composti -

Di vesti indossate 

Di luna e di sole

Una sull’altra

Di sonno e di veglia

Di strada stremata

Di giovane donna diseredata

E alla maschera terrea del

Dignitoso vagare già mancano

Uccisi due incisivi **


** Versi di Stefano Pastor.



 
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