Biografia di un Visionario (1828 - 1905)
di Lamberto Pastore

 


Nel 1857 sposò Honorine Morel, vedova con due figli, e, con l'aiuto del padre di lei, entrò in Borsa come socio di un agente di cambio. Cominciò un periodo di tranquillità finanziaria che gli permise di effettuare qualche viaggio: visitò la Scozia, l'Inghilterra e, due anni dopo, la Scandinavia.

Nel 1862 conobbe Jules Hetzel che in quell'anno fondò una casa editrice. Hetzel aveva preso parte alla vita politica della IIª Repubblica ed era stato costretto all'esilio in Belgio fino al 1859, quando tornò a Parigi grazie all'amnistia. Verne gli presentò Cinque settimane in pallone ed Hetzel ne fu affascinato. Firmarono un sodalizio di vent'anni che si concluse solo con la morte dell'editore nel 1886.

Il romanzo divenne un best-seller e permise a Verne di abbandonare il lavoro in Borsa. Nel 1864 arrivò Viaggio al centro della Terra e nel 1865 Dalla Terra alla Luna. Fu l'inizio del fenomeno Verne. I suoi scritti, dapprima pubblicati a puntate su vari periodici francesi, e quindi in volume, lo resero lo scrittore più tradotto e pagato dell'epoca. Egli scrisse, tra gli altri: Il giro del mondo in 80 giorni (1873), L'isola misteriosa (1874), Michele Strogoff (1876), I cinquecento milioni della Begum (1879).

Nel frattempo affittò un battello col quale viaggiò lungo la Senna ed il Canale della Manica. Nel 1867 si imbarcò per gli Stai Uniti col fratello Paul, sul battello”Great Eastern”, dal quale assisté alla posa del cavo telefonico transatlantico: al ritorno scrisse Ventimila leghe sotto i mari.

Partecipò nel 1870-'71 alla guerra Franco-Prussiana, ed al ritorno consegnò ad Hetzel quattro romanzi.

L'agiatezza economica gli permise di acquistare anche un panfilo, il S. Michel III, col quale compì finalmente quei viaggi di cui aveva raccontato nei suoi romanzi, sempre accompagnato dai fidi Arago e Nadar. Ma nel 1886 la sorte gli voltò le spalle: dapprima le morti della madre e di Hetzel; quindi l'attentato di cui rimase vittima (forse ad opera di un nipote diseredato, poi rinchiuso in manicomio), che mise frettolosamente a tacere, ma che lo costrinse alla sedentarietà.

Eletto consigliere municipale ad Amiens, nelle liste radicali, morì nel 1905, il 24 di marzo, oramai diabetico e quasi cieco per una cataratta.


 

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