Mens sana? in corpore sano?
di
Gennaro Fucile

 


I funzionali si propongono il mantenimento della buona salute, hanno come target di riferimento l’intera popolazione e agiscono sul metabolismo, mentre i dietetici coadiuvano la cura delle malattie. Il target, quindi, sono gli ammalati, sul cui metabolismo agiscono.

I nutriceutici dall’anglosassone nutriceutical (nutrition+pharmaceuticals), invece, migliorano la salute, si rivolgono a gruppi omogenei (età, razza, sesso) e agiscono sul metabolismo.

Nutriceutico è, ad esempio, Danacol di Danone, bevanda lattea fermentata, addizionata di steroli vegetali per la riduzione del colesterolo.

Ultima frontiera i cosmoceutici partoriti dall’industria cosmetica in partnership con quella alimentare. Due esempi: The Wellness by Coca-Cola, bevanda antiossidante, primo nato dagli studi del centro Beverage Institute for Health & Wellness di Coca-Cola. Aloe Vera, dissetante e antinfiammatorio all’aloe vera, al limone o alla banana proposto da L’Angelica Guaber.

Riassumendo, una radiazione potenzia una funzione (The Fantastic Four), un prodotto migliora una funzione dell’organismo (nutriceutical). Concavo e convesso del mercato delle parti del corpo, chirurgie estetiche da un lato, cibi mirati dall'altro. Organismi esteticamente modificati.

Affinità terapeutiche scaturite dal sogno collettivo del mercato. Niente equivoci, per carità: medicina, chirurgia, scienza dell’alimentazione, l’innalzamento del benessere in generale, non sono in discussione e neanche l’umano desiderio di immortalità sotteso a tutte queste dinamiche. Tutto ciò ha solo un vizio d’origine, si esprime dentro il contesto del tardo capitalismo, denunciandone uno scopo preciso: se ogni bit in cui è scomponibile il mio corpo può essere migliorato, curato, abbellito, potenziato, allora si possono immaginare/produrre prodotti che assolvono queste funzioni, merci dedicate all’invasione del corpo.

Cibo di plastica o di nobili origini (nel caso dei funzionali, le culture orientali, ma che l’origine sia birmana, sannita, celtica o navajo cambia poco), sempre però rivisitato dalle logiche del mercato. Intanto, un po’ di sperimentazione con gli ogm sui corpi poveri aiuta a preparare il futuro.

Torna utile riprendere la suddivisione in classi proposta da Arthur Kroker[4]:

-         I diseredati. Non possiedono nulla, relitti umani senza alcun ruolo nel progresso;

-         La classe lavoratrice tradizionale, sempre più emarginata, spogliata di gran parte delle conquiste e ridotta al silenzio in cambio dell’illusorio accesso al paradiso del consumo;

-         La classe dei tecnocrati o classe virtuale, tecnici specializzati che abbandonerebbero il corpo il prima possibile;

-         La classe dirigente, costituita da presidenti delle multinazionali, creativi della realtà digitale, élite finanziarie, imprenditoriali e politiche. Non ambisce tanto a guadagnare ulteriormente, quanto a plasmare la coscienza collettiva dei popoli e imprimere la propria visione alla concezione dell’universo.

Ed ecco un menu tipico per ognuno di queste classi.

Ai diseredati un po’ d’avanzi raccolti nel segno della solidarietà, o cibi ogm.

Alla classe lavoratrice (nel tempo libero, la quota maggioritaria dei consumatori) pasti sempre più sani e nutrienti, farcitissimi di marketing.

Ai tecnocrati cibo in grado di ottimizzarne le performance, dovendo essere tendenzialmente in funzione 24 ore su 24 in qualsiasi parte del mondo per 365 giorni all’anno.

Alla classe dirigente il lusso di mangiar bene.

I funzionali si pongono al confine tra i bisogni della classe lavoratrice e quella dei tecnocrati, seducono la prima in quanto segnale forte di emancipazione e servono bene la seconda, affrancandola tendenzialmente dalla zavorra/corpo. Poco importa se il mercato premierà o meno questi prodotti. Interessa sottolinearne la portata ideologica (non certo esclusiva dei funzionali), poiché in ogni novità di prodotto convergono sogni autentici/indotti dell’uomo e capacità del sistema dell’offerta di tradurli in consumo. Il risultato concreto è anche l’espressione reale dell’ideologia dominante. I funzionali fanno bene, ma sono anche funzionali nello studio delle logiche del potere.

Sul corpo convergono gli interessi della scienza che mira al postumano e del potere che persegue il disumano. La dieta consigliata non è semplice da seguire, bisognerebbe abolire parecchi cibi guasti, il capitale, la marca, la pubblicità, il marketing, il mercato, il profitto…

Stop, questa rivista parla solo marginalmente di fantascienza.

 


[4] Intervista di Sharon Grace ad Arthur Kroker, Code of Privilege, “Mondo 2000” n.11

 

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