• sommario no.16
  • navigator bussole
  • space
  • orientamenti
  • space
  • bussole
  • space
  • mappe
  • space
  • letture
  • cpace
  • bussole
  • space
  • visioni
  •  
    Nella cuccia del consumo
    di
    Gennaro Fucile
    cane

    Ci sono leggende che i Cani raccontano 
    quando le fiamme ruggiscono alte e il vento soffia dal Nord. 
    Allora ogni famiglia si raccoglie intorno al focolare e i cuccioli siedono muti ad ascoltare e quando la storia è finita fanno molte domande: che cos’è un uomo? Oppure che cos’è una città?...
    Non c’è una risposta precisa a domande di questo genere. 
    Ci sono supposizioni, teorie e ipotesi, ma nessuna vera risposta.

    Clifford Simak, City1
     

    E

    sopo e tutto il resto, La Fontaine, Lassie, Walt Disney, Snoopy. Gli animali domestici, ma non solo, hanno sempre permesso agli uomini di mettere in luce vizi e virtù dell’anima. Anche la letteratura del secolo scorso ne ha fatto ricorso. Prendiamo il cane protagonista di Cuore di Cane2, romanzo breve di Michail Afanas'evic Bulgakov, storia di una metamorfosi procurata in seguito ad un esperimento. Un tema da fantascienza. Lui si chiama Šarik, reso in italiano con Pallino. Il chirurgo ed endocrinologo Filipp Filippovič Preobraženskij decide di prelevare l’ipofisi di un cane e di sostituirla con una umana. L’esperimento è condotto appunto su Pallino, randagio raccattato per strada in condizioni pessime, poiché un portinaio lo ha quasi fatto secco con dell’acqua bollente (“U-u-u-u-u-u-u-hu-huh-huu! Oh, datemi uno sguardo, sono in fin di vita. La tormenta sotto il portone ulula la mia messa funebre e io uggiolo con lei. Sono perduto, spacciato”, è il bellissimo incipit). Pallino, sopravvissuto alla doccia caldissima, se la cava anche nell’intervento chirurgico e da lì inizia a trasformarsi nel pomposo Poligraf Poligrafovič Šarikov, splendido esempio dell’uomo nuovo realmente partorito dalla Rivoluzione d’Ottobre: violento, arrogante, volgare, uno specchio dei tempi. 

    Pallino. Anche la postmoderna società dei consumatori può farsi trasparente grazie a un cane, uno qualsiasi, un pet, un animale domestico, una miniera per il business, una ciotola che vale diverse centinaia di milioni di euro solo in Italia (considerando l’intero mercato, cani, gatti e altre bestioline e cianfrusaglie assortite). Niente raffronti tra queste cifre e quelle della Fao sulla fame nel mondo, anche perché ne basterebbe una: ogni cinque secondi un bambino muore per malattie legate alla fame. Qui, però, non si pone una questione morale, si indaga sulle pieghe intime di quello che l’intero sistema dell’offerta ha eletto ideologicamente a proprio signore indiscusso. Il consumatore, appunto.
    Allora diciamo che lui si chiama Cico, un adulto, sano, attento al proprio welness, non si fa mancare nulla, cure estetiche, attività sportive, specialisti, psicologo e terapeuta-educatore. Non è un personaggio letterario, non arriva dai cartoon o dai manga, tantomeno dal cinema. È reale, potrebbe appartenere ad un qualsiasi proprietario di animali domestici da compagnia, il cosiddetto pet owner. È vivace, curioso – ha girato mezzo mondo –, ama la musica e la sua compagnia trasmette allegria e gioia, amplifica la dimensione giocosa del vivere quotidiano e spesso facilita le relazioni interpersonali dell’intero gruppo familiare.
     
    cane Il suo è un focolare domestico autentico, ha anche un bell’alberello di Natale tutto suo. Segue una corretta alimentazione, assume un’adeguata quantità/calorie, evita le schifezze (cibi grassi, zuccheri, come dolciumi, cioccolato), è attento all’equilibrio nutrizionale (carboidrati e proteine-carne, seguite da verdure). Una dieta che tiene in giusto conto anche il ruolo dei minerali (calcio in primis) e delle vitamine. Scelte alimentari e gadget che mirano a garantirgli una vita più lunga.
     
     
    cane

    print  | versione per la stampa | (1) [2] [3] [4]

    1. C. Simak, City, Libra Edizioni, Bologna 1953, prima edizione. Nello stesso anno anche come Anni senza fine, Mondadori Milano.
    2. M. Bulgakov, Cuore di Cane in Racconti, Einaudi, Torino, 1970, fuori catalogo. L’edizione più recente –in altra traduzione- è Cuore di Cane, Newton Compton, Roma, 2008. Alberto Lattuada ne trasse un film nel 1976 con Cochi Ponzoni nel ruolo di Šarikov, ribattezzato Bobi.
      
space<    sfoglia    |    sommario    |    orientamenti    |    bussole    |    mappe    |    letture    |    ascolti    |    visioni    |    sfoglia   >