Il Trieste Science+Fiction Festival giunge alla sua ventiduesima edizione proponendo un programma eterogeneo come da tradizione, che non lascia inesplorato nessun sotto genere, dalla sci-fi pura all’horror splatter.
Comporre l’arte a venire
con la materia del corpo
Solo nella fantascienza di David Cronenberg le interiora possono diventare bellezza interiore e la ricerca estetica generare una nuova etica per una nuova carne, come racconta Crimes of the Future.
A zonzo nell’abisso a caccia
di nuovi villain e citazioni
La cultura nerd messa in scena ed esaltata in Stranger Things offre un interessante punto di vista per leggere la storia mediologica pre-digitale e la forza delle relazioni anni Ottanta.
Tornare ad Hanging Rock
sulle orme di Peter Weir
Rivisitando il celeberrimo film di Peter Weir, l’antologia di racconti italiani Ritorno a Hanging Rock (Edizioni Arcoiris) è uno sguardo corale rivolto ai nostri abissi intorno al tema della scomparsa.
Hellbound, o se i media
scendono a patti infernali
Originalità senza eroi e valore intrinseco di una buona sceneggiatura sorvolando le imperfezioni grafiche: così Netflix dimostra che una pluralità di sguardi è possibile. La serie Hellbound lo dimostra.
Un’ordinaria anormalità:
ecco le fiabe del XXI secolo
Raccolta di racconti di Cathy Sweeney, esordiente di talento, Tempi moderni sfida il lettore poco incline all’imprevisto. Fiabe di un tempo in cui è facile e terrificante scendere nel proprio abisso.
Incontri ravvicinati 2021:
riecco il pubblico al Ts+FF
È la rassegna del cinema fantastico in tutte le sue declinazioni, a iniziare da quello sci-fi: torna dal vivo il Trieste Science+Fiction Festival, che sarà fruibile anche online su MyMovies.
L’immaginazione sulla soglia:
l’illuminato Gustav Meyrink
La collana I tre sedili deserti (il Palindromo) pubblica in una nuova traduzione La morte viola di Gustav Meyrink, selezione dei racconti che scrisse per la rivista Simplicissimus a inizio Novecento.
Incubo a misura d’uomo:
Vivarium, una casa da sogno
Una co-produzione tra Irlanda, Danimarca e Belgio confeziona un piccolo gioiello distopico, in grado di regalare un’ora e mezza di angoscia anche allo spettatore più smaliziato: Vivarium, regia di Lorcan Finnegan.
Acchiappa i fantasmi,
o almeno fagli una foto
Storia di fantasmi ambientata nell’Ungheria devastata dalla prima guerra mondiale e dall’influenza spagnola, nonché una storia della spettralità dei media: è Post Mortem di Péter Bergendy, presentato al Trieste Science+Fiction Festival.