L'amico di famiglia
Paese, Anno
: Italia, 2006
Regia: Paolo Sorrentino
Principali interpreti: Giacomo Rizzo; Fabrizio Bentivoglio; Laura Chiatti; Gigi Angelillo; Clara Bindi; Nicola Grittani
Produzione: Medusa Home Entertainment, 2007
Dati tecnici: 110 min. - 5 Singolo strato (Formato schermo Widescreen)
Lingua audio: italiano, Dolby Digital 5.1
Lingua sottotitoli: italiano per non udenti
Contenuti: scene inedite; dietro le quinte (making of); finale alternativo; trailers; documentario
Prezzo
: € 20,90
 

 

 

 





 

 

 


L'amico di famiglia di Paolo Sorrentino
 

 

Dopo L’uomo in più e Le Conseguenze dell’amore, il giovane regista Paolo Sorrentino si ripropone al pubblico con un film molto bello che ne conferma le doti di autore a tutto tondo.

La trama del film ha per protagonista Geremia de Geremeis, detto “Cuore d'oro”, un usuraio settantenne dell'Agro Pontino. Solo e ai margini della società, vive con la vecchia madre immobilizzata a letto e si affida a agenzie matrimoniali o compiacenti peripatetiche per colmare il vuoto della sua vita. I suoi clienti sono disperati, costretti a mettersi nelle sue mani, spesso controllati dal 'collaboratore' Gino, un bizzarro personaggio patito della cultura country. Quando Saverio si rivolge a Geremia per poter regalare un matrimonio degno alla figlia Rosalba, l'usuraio entra in contatto con la giovane... ed è l'inizio della fine... per tutti.

Quello di Sorrentino è il ritratto dolce-amaro di un uomo brutto fuori e nell’anima: fisicamente, con quel suo viso irregolare, quell'approccio untuoso, quell'andamento strascicante, quel suo odore presumibilmente non di gelsomino; moralmente, per quell'implacabile ferocia che si suppone essere connaturata a tutti gli usurai e che nel suo caso viene applicata al ceto medio-basso, dalle giovani coppiette appena sposate  alle vecchie signore malate, fino a poveracci vari e assortiti, inevitabilmente destinati alla rovina.

Un film che ha uno stile molto lontano dalle caserecce commedie italiane ed è più vicino a certo cinema europeo teso a raccontare storie vicine al vissuto sociale e alla realtà quotidiana.

Molto della riuscita di questo film è dovuto anche all’ottima interpretazione di Giacomo Rizzo, 67 anni, una carriera da cantante, ballerino, presentatore di feste paesane, partner in teatro di Mario Merola e al cinema di Edvige Fenech, diretto da Bernardo Bertolucci in Novecento e da Brusati in Pane e cioccolata.

Un film da vedere e rivedere per apprezzarne le sottili sfumature narrative e le citazioni cinematografiche (Fellini su tutti).


 

     Recensione di Carmine Treanni