Lost. La rivincita dei cloni

 

di Simona Vitale



Oggi, come è noto, è possibile acquistare a costi più che accessibili l’attrezzatura necessaria per produrre dei materiali audiovisivi.

Muniti solo di una telecamera digitale, un pc ed un programma di montaggio video, tutti (in via potenziale) possono destreggiarsi nel lavoro di filmmaker. Ci si improvvisa nel ruolo di produttori video alle cerimonie di famiglia, in vacanza e in tutti i contesti laddove la macchina fotografica non è capace di riprendere il movimento, la fluidità delle azioni, lo scorrere nel tempo di porzioni di vita.

Accanto ai filmini amatoriali che riprendono le quotidiane ed eccezionali vicende dell’esistenza umana, si collezionano poi tentativi (talvolta goffi, altre volte superbi) di produzione filmica a carattere fantastico, non strettamente legata agli avvenimenti della realtà. 
Negli ultimi anni all’abbattimento dei costi di produzione di materiali video e alla facilità di cimentarsi nell’arte della ripresa e di montaggio, è corrisposto un sensibile incremento di realizzazioni filmiche di tipo artigianale e non professionistico.

Alcuni esperimenti danno luogo periodicamente a produzioni originali, e gli autori tentano la strada della promozione attraverso concorsi e gare per garantire visibilità al proprio lavoro. La gran parte di queste produzioni sperimentali è fatta per il consumo casalingo e la fruizione del materiale realizzato resta confinata in piccoli circoli: solo conoscenti e familiari dell’autore possono godere del prodotto ultimato.

Ad andare incontro all’esigenza di diffondere al vasto pubblico i filmati realizzati dai videoamatori è stato un sito che, a partire dal febbraio 2005, ha concesso la distribuzione nel mondo internet di filmati provenienti da ogni parte del globo. 
YouTube (http://www.youtube.com) ha così permesso agli utenti l’upload, la visione e la condivisione di qualsiasi video, grazie alla messa in rete di filmati in streaming.

In appena due anni dalla sua comparsa, il database multimediale YouTube è riuscito a modificare strutturalmente il processo di diffusione dei video, scavalcando i limiti e le barriere di distribuzione imposte ad autori emergenti.

Secondo l’enciclopedia on line Wikipedia: “Oggi YouTube è il sito internet che presenta il maggior tasso di crescita. Nel Giugno 2006 l'azienda ha comunicato che quotidianamente vengono visualizzati circa 100 milioni di video, con 65.000 nuovi filmati aggiunti ogni 24 ore. La ricerca condotta da Nielsen/NetRatings valuta che il sito ha circa 20 milioni di visitatori al mese.”[1]


[1] http://www.wikipedia.org
 

    (1) [2]