Stalker (1979) di Andrej Tarkovskij
Con: Aleksandr Kajdanovskij, Anatolij Solonitsyn, Alisa Frejndlikh, Natasha Abramova, Nikolaj Grinko, F. Jurna, E. Kostin, R. Rendi.
Stalker narra l’esplorazione di questo territorio da parte di un gruppo di figure emblematiche (private, all’inizio, del loro nome di battesimo, sono semplicemente lo Stalker (il Cercatore), lo Scrittore e lo Scienziato, come nella tradizione del teatro espressionista, che vanno alla ricerca dei segreti che custodisce. Le immagini fuori dalla Zona sono in B/N, quelle dentro a colori. Straordinarie anche le musiche di Edward Artermiev oscure, evocative, ambient, realizzate da un pioniere della musica elettronica russa. Artemiev ha impiegato il cinema per poter democratizzare la ricerca musicale, liberandosi dei vincoli accademici. Liberamente ispirato al racconto Pinic sul ciglio della strada (1972) dei fratelli Arkadij N. e Boris N. Strugackij, scrittori di fantascienza, coautori anche della sceneggiatura, Stalker è il quinto film di Andrej Tarkovskij, l'ultimo che girò nell'URSS.
Il primo
lungometraggio di Tarkovskij, L'infanzia di Ivan (1962), film
sulla guerra filtrato dagli occhi del giovane Ivan, gli varrà il Leone
d'oro al Festival di Venezia. Qui Tarkovskij, tradendo i dettami
estetici del realismo sovietico, si avventura in un'onirica ricerca del
tempo perduto. Il film successivo, Andreij Rubliov (1966),
rilegge la storia delle Russia del Cinquecento attraverso le gesta del
pittore di icone Andrei Rubliov. Il film è una parabola sul senso
dell'arte che vince sulla politica sanguinaria degli uomini. Non piacque
alle autorità sovietiche che ne ritardarono l'uscita per sei anni. È
l'inizio del destino dell'opera di Tarkovskij che verrà sempre
osteggiata nel proprio paese. Polemicamente Tarkovskij sceglierà la via dell'esilio. Nel 1983 è in Italia dove gira Nostalghia, sceneggiato assieme a Tonino Guerra. Il film racconta di un russo in esilio che in Italia scopre una nuova religiosità. Ormai malato, nel 1985, dirige in Svezia, il suo ultimo film Sacrificio, ancora un invito a riscoprire una religiosità in un mondo ormai inaridito. Si spegnerà il 28 dicembre 1986 a Parigi, dove è sepolto.
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