Wendy Carlos
A Clockwork Orange (Columbia 1972)

1. Title Music From A Clockwork Orange / 2. The Thieving Magpie (Abridged) / 3. Theme From A Clockwork Orange (Beethoviana) / 4. Ninth Symphony, Second Movement / (Abridged) / 5. March from A Clockwork Orange (Ninth Symphony, Fourth Movement (Abridged) / 6. William Tell Overture (Abridged) / 7. Pomp and Circumstance March No. 1 / 8. Pomp and Circumstance March No. 4 (Abridged) / 9. Timesteps (Excerpt) / 10. Overture To The Sun / 11. I Want To Marry A Lighthouse / 12. William Tell Overture (Abridged) / 13. Suicide Scherzo / 14. Ninth Symphony, Fourth Movement (Abridged) / 15. Singin' In The Rain

Tutto scivola da un genere all’altro in A Clockwork Orange. Dal romanzo di Anthony Burgess si passa al film di Stanley Kubrick, le partiture classiche della colonna sonora da sempre suonate con strumenti acustici vengono eseguite da strumenti elettronici e, in seguito, il genio cui si devono queste trascrizioni (più le composizioni originali per il film) passerà da un genere all’altro, da uomo a donna. Già perché sulle note originali di questo album si può leggere che l’autore è Walter Carlos, oggi Wendy Carlos. L’album divulgò il suono della macchina rendendolo umano, forte di motivi celebri, come il Guglielmo Tell rossiniano e il celeberrimo quarto movimento della Nona di Beethoven. Carlos riesce a sperimentare e farsi ascoltare da una platea mondiale, senza le lacune dei giovani musicisti pop e privo della zavorra concettuale dei compositori accademici. Qui sperimenta il vocoder, strumento elettronico che permette di applicare gli effetti del sintetizzatore alla voce umana.

Carlos nasce a Pawtucket (Rhode Island) nel 1939,studia pianoforte, musica e fisica, laureandosi come compositrice al centro di musica elettronica della Columbia University, sotto l'insegnamento di Vladimir Ussachevsky e Otto Luening. Dopo aver costruito un piccolo computer, produce nel suo studio la prima composizione elettronica che utilizza suoni creati e manipolati su nastri registrati.
Compone musiche strumentali ed elettroniche, collabora con Leonard Bernstein, compone un’opera (Noah) e, nel 1966, comincia a collaborare con l’ingegnere Robert Moog ad un prototipo di sintetizzatore speciale (il Moog, appunto) e sconvolge il mondo musicale con la sua rilettura elettronica di Johan Sebastian Bach. L’album esce nel 1968, si chiama Switched on Bach e cambia la storia della musica. Seguiranno poi riletture di altri autori barocchi, come Haendel e Monteverdi. Tornerà al cinema in poche ma significative occasioni. Sottopone a sintesi alcuni autori e compone un inquietante preludio originale per Shining (1980), sempre di Kubrick. La base musicale del brano è un riarrangiamento del sabba delle streghe dalla Sinfonia Fantastica di Berlioz, mentre in Tron (1982), combina l’uso di strumenti dell’orchestra con musica elettronica. Altra opera fondamentale è Sonic Seasonings (1972), visionaria escursione tra suoni concreti ed elettronici.