Post umano, troppo post umano di Roberto Paura

 


 

Le perversioni del concetto di corpo è da Ballard approfondita in altre opere, soprattutto nel suo centrale La Mostra delle Atrocità (1970), in cui fenomeni di massa come il personaggio di Marilyn Monroe, l’assassinio di Kennedy, la guerra del Vietnam, sono analizzati nei loro contenuti inconsci, dove sessualità, violenza e ossessività si fondono[6].

Sarà però il cyberpunk a rendere il corpo grande protagonista della nuova fantascienza che questa corrente letteraria crea. Estremizzando le intuizioni ballardiane, gli scrittori cyberpunk individuano lo stretto legame tra culto del corpo e mentalità capitalistica occidentale e inevitabilmente si scagliano contro di esso[7]. Solo i ricchi e i privilegiati possono permettersi un corpo perfetto, è la loro opinione, e questo diventa quasi un marchio d’infamia. Comincia William Gibson in Neuromante, che si compiace nel mostrare la stridente differenza tra due ambienti completamente diversi: da una parte lo sprawl, cioè le periferie degradate dove agiscono personaggi come il barista Ratz, braccio meccanico e dentatura devastata: «La sua bruttezza era leggendaria.

In un’epoca in cui la bellezza era alla portata di tutte le tasche, c’era qualcosa di nobiliare nel fatto che a lui mancasse»; dall’altra Freeside (“posto libero”), luogo di piaceri proibiti dove si incontrano giovani la cui «abbronzatura era irregolare, uno stencil prodotto dall’incremento selettivo forzato della melanina, sfumature multiple che si sovrapponevano a formare disegni rettilinei, sottolineando i contorni e dando rilievo alla muscolatura, ai piccoli seni sodi della ragazza, al polso di uno dei maschi… I tre parvero a Case come macchine da corsa, tutto di gran marca in loro, grandi firme».

L’antologia cyberpunk Mirrorshades, curata da Bruce Sterling e considerata una sorta di manifesto del movimento, presenta alcuni racconti in cui è ben riscontrabile il tema del corpo e delle sue ambiguità. Il racconto Occhi di serpente di Tom Maddox ha come protagonista un uomo il cui corpo è internamente dominato da forme istintuali e animalesche di comportamenti sessuali.

In Petra di Greg Bear il corpo è incarnato in statue di pietra - i gargoyle di Notre Dame che prendono vita - e il protagonista racconta di relazione “incestuose” tra corpi di pietra e corpi organici. Ma è proprio Bruce Sterling ad appropriarsi della dicotomia corpo perfetto/corpo imperfetto nei suoi racconti e specialmente ne La Matrice Spezzata. Qui Sterling immagina che l’umanità, spalmatasi nello spazio, sia divisa in due grandi fazioni: Plasmatori e Meccanicisti. I primi modificano i loro corpi attraverso manipolazioni del codice genetico, i secondi usando protesi artificiali per giungere agli stessi risultati. Il fine ultimo è uguale, quello di potenziare, perfezionare il proprio corpo fino a sconfiggere la stessa morte, anzi meglio la sua vera faccia oscura: la vecchiaia. Eterna giovinezza da un lato, corpo perfetto dall’altro, sono i due componenti del Sacro Graal dell’umanità contemporanea, che la fantascienza ha trasposto nella sua profezia del futuro.

Il tema della divisione Plasmatori/Meccanicisti è stato ripreso in anni più recenti (La Matrice Spezzata era del 1982) dalla grande epopea di Peter F. Hamilton La Crisi della Realtà. Anche qui l’umanità è divisa in due fazioni, gli Edenisti (che fa il verso a “edonisti” ma riecheggia anche il mito dell’Eden e della libertà di Adamo ed Eva), i quali si sono affidati a manipolazione genetiche per giungere alla perfezione - non solo estetica - dei propri corpi; e gli Adamisti, che invece bollano i primi come blasfemi e si oppongono a ogni forma di biotecnologia. È un contrasto forte, lo stesso contrasto raccontato da Sterling, e dimostra come l’inquietudine per un futuro in cui l’umanità sia completamente schiava del culto del corpo, sia diventata quasi un’ossessione nella fantascienza contemporanea.

Il film Gattaca di Andrew Niccol (1997) mostra un futuro prossimo in cui l’umanità è divisa tra Validi e In-Validi, cioè tra gli uomini che grazie a modifiche del proprio DNA sono mentalmente e soprattutto fisicamente perfetti, e coloro che – nati secondo natura – sono ghettizzati per la loro imperfezione[8]. Ancora più cupo il futuro ipotizzato in Mendicanti in Spagna di Nancy Kress, che in qualche modo anticipa il notevole film di Niccol. In questo romanzo la Kress ci presenta una società in cui i bambini sono creati in vere e proprie aziende, dove predisposizioni genetiche alla buona prestanza fisica sono acquistate dai genitori in ‘pacchetti’ come per i computer. Qui si arriva all’estremizzazione: superuomini che, grazie a modifiche del proprio DNA, non hanno bisogno del sonno, hanno creato una casta dominante sulla Terra grazie alle loro irraggiungibili capacità mentali.

 


[6] Nino G. D’Attis, James G. Ballard: la Mostra delle Atrocità, in “Blackmailmag: cinema, letteratura, musica, arte, fumetti”, http://www.blackmailmag.com/Ballard.htm.

[7] Domenico Gallo, La nuova carne, in “Intercom”, http://www.intercom.publinet.it/nuovacarne.htm.

[8] Emiliano Farinella, Il pirata di Gattaca, in “Intercom”, http://www.intercom.publinet.it/Gattaca.htm.


 

 

    [1] (2) [3]