Hommage/Fier Fäuste für Hanns Eisler + Von Sprengen des Gartens di Heiner Goebbels e Alfred Harth

Ristampa dei primi due album incisi da Goebbels (piano, fisarmonica, organo e sax tenore) e Hart (sassofoni e clarinetti) ottimamente rimasterizzati da Bob Drake.

L’esordio è una rilettura del repertorio di Hanns Eisler, compositore che lavorò con Bertold Brecht. L’equilibrio tra musica popolare e contemporanea che segna la scrittura eisleriana trova nel duo degli impareggiabili interpreti. Il repertorio originale viene rivitalizzato alla luce del grande disordine sotto il cielo scatenatosi a partire dal free jazz fino a giungere all’allora sorgente punk. Vorwärts e Vom Sprengen des Gartens sono alcune delle gemme più splendenti, sempre in bilico tra marcetta paesana, struggente melodia, intimismo cameristico e furente improvvisazione. In entrambi i dischi trovano posto composizioni originali, un brano di Nino Rota e due spettacolari re-visioni di Rameau e Bach. Sul tutto regna una grande omogeneità stilistica, la medesima tensione e passione militante. Da queste dischi nacque un sodalizio di lunga durata. I due parteciparono alla Sogennantes Linksradikales Blasorchester incontrandovi Christoph Anders con il quale co-fondarono l’atomico quartetto Cassiber, insieme all’ex Henry Cow, Chris Cutler. In seguito, Goebbels intraprese una notevole carriera di compositore - da ricordare almeno il bellissimo Surrogate Cities - mentre Hart, dopo aver allestito varie band (tra cui i Gestalt et Jive), si trasferì a Seul e oggi milita nella New Jazz Orchestra di Otomo Yoshihide.

Gennaro Fucile

Heiner Goebbels and Alfred Harth

Titolo: Hommage/Fier Fäuste für Hanns Eisler + Von Sprengen des Gartens

Etichetta: ReR

Distributore: Demos

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Corner to Corner + The Longest Night di John Stevens/Evan Parker

Due avventurosi pionieri della scena improvisativa europea a confronto in queste registrazioni separate da circa diciassette anni una dall’altra. La prima, documenta un incontro la notte più lunga dell’anno (1977) e venne originariamente pubblicata su due Lp (The Longest Night, vol.1 e vol.2). La seconda è stata registrata l’anno prima (1993) della scomparsa di Stevens. Un intervallo di diciassette anni o forse di un solo un istante, poiché nell’improvvisazione la stessa nozione di tempo è abolita è le distanze hanno lo stesso valore. Ecco il motivo remoto per cui non c’è soluzione di continuità tra questi suoni registrati in periodi diversi, tutto risulta come parte di un’unica improvvisazione anche a riprova di una ostinata coerenza di questa generazione di musicisti.

Il rovescio della medaglia, però, è che la staticità complessiva ne è sì l’anima metamusicale, ma anche un serio limite. Ciò premesso, la materia sonora che il duo forgia, disfa e rimonta incessantemente possiede un’energia tuttora palpabile. Stevens cava di tutto dal mini kit percussivo in dotazione per l’occasione intrecciando un dialogo fittissimo con il soprano febbricitante di Parker. Si arriva fino in fondo con la convinzione di essere di fronte a un’esperienza irripetibile, come buona parte di quella tumultuosa stagione, possibile solo in virtù di grandi personalità come queste. L’intima coesione musicale è poi anche il frutto della lunga frequentazione tra i due, insieme nello SME sin dal 1966.

g.f.

John Stevens/Evan Parker

Titolo: Corner to Corner + The Longest Night

Etichetta: Ogun

Distributore: Ird

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

As Roses Bow – Collected Airs 1992-2002 di Loren Mazzacane Connors

Loren Mazzacane Connors è un chitarrista sulla scena da una trentina d’anni trascorsi nel mettere a punto qualcosa che si potrebbe definire blues ambient, ovvero ha cercato di sposare logiche quasi inconciliabili, con un risultato interessante, ma di quelli che, o si amano al primo ascolto o annoiano immediatamente, poiché il senso di solitudine che emanano questi suoni non concede vie di mezzo. Mazzacane è il cognome della nonna materna che appare e sparisce dalla firma dei suoi lavori, numerosissimi, autoprodotti, tirati in pochissime copie, spesso 45 giri o Ep, vinili poi riversati su Cd-R e tutto molto lo-fi. Oggi sembra intenzionato a mettere un po’ d’ordine.

Così dopo il triplo uscito nel 2006, Night Through: Singles and Collected Works 1976-2004, che antologizzava 45 giri, Ep, rarità varie e inediti, ecco il doppio As Roses Bow, collezione di miniature ispirate dalle arie del compositore Turlough O' Carolan (1670-1738) e in generale dalle arie irlandesi. Naturalmente sono arie ripensate nella singolarissima visione che Connors ha del blues, composizioni strumentali, tranne quattro, animate dalla voce della moglie, Suzanne Langille. La raccolta comprende 43 tracce estratte da 10 albums (otto fuori catalogo, la norma nella discografia di Connors)) e un Ep, più quattro inediti. Inutile cercare il brano che brilla più di altri, ogni traccia risponde come un’eco alla precedente e così via. Chi vuole fare conoscenza con il mondo melanconico di Connors, può iniziare da qui.

g.f.

Loren Mazzacane Connors

Titolo: As Roses Bow – Collected Airs 1992-2002

Etichetta: Family Vineyard

Distributore: Goodfellas