Il valzer dell’orrore
di Joe R. Lansdale
Fanucci, Roma, 2007
Pagine: 305

Prezzo: € 14.00

 





 

 

 

Il valzer dell’orrore di Joe R. Lansdale

 

Un altro romanzo di Lansdale! Il texano comincia, grazie alla puntuale traduzione delle sue opere in italiano, a rischiare di venire a noia… (e con lui rischiano anche i suoi recensori) fin quando non si apre l’ultimo libro e non si comincia a leggerlo. A questo punto l’eventuale diffidenza, il latente fastidio svaniscono, per lasciare il posto alla concentrazione e all’immersione nelle vicende che narra, con un’abilità che crediamo condivida solo con Stephen King.

In Il valzer dell’orrore Lansdale mette in scena una delle sue narrazioni tipiche, in cui il brivido e il disgusto si mescolano vertiginosamente con la risata, fino ad una conclusione, in questo caso, centellinata ed estenuante.

In breve, qui il texano racconta la storia di un brav’uomo, abbastanza giovane, padre di famiglia, felicemente sposato con due figli (e presumibilmente con un passato un po’ liberal), che  un nipote sfigato trascina in un vortice di pericoli e rischi sempre più mortali perché braccato da due criminali psicopatici, molto “lansdaliani”.

Con l’aiuto di un fratello da lungo tempo evitato, un po’ fuggendo, un po’ combattendo, commettendo effrazioni, ricattando il corrotto capo della polizia la strana banda riuscirà ad averla vinta, non senza ritrovare una nuova unità.

Lansdale mette in opera alla grande la sua vena narrativa, la sua capacità di affabulare e di cambiare di colpo il registro della narrazione, dal drammatico all’ironico e al comico, dallo splatter al trash, con i consueti ottimi risultati.

A titolo di esempio, valga per tutti la discussione che a un certo punto si svolge fra il protagonista Hank e il nipote Bill a proposito di un paio di guanti di Topolino.

     Recensione di a.f.